La differenza tra epilazione laser e luce pulsata?

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Al giorno d’oggi sono molti i trattamenti che si possono effettuare per la rimozione dei peli: tra questi c’è il ricorso all’epilazione laser, che sembra aver preso il posto della luce pulsata. Quest’ultima consiste in una luce ad alta intensità che viene prodotta da una lampada allo xeno: è direttamente l’operatore a sparare gli impulsi uno per uno con l’intento di bruciare le cellule germinative presenti attorno al bulbo. Lo stesso obiettivo viene conseguito con il laser a diodo, che però si caratterizza per una modalità di funzionamento differente. In questo caso, infatti, si ha a che fare con un raggio laser di 808 nm che riesce ad attraversare la pelle per poi venire assorbita dai pigmenti che si trovano dentro i bulbi piliferi. Così, la temperatura interna aumenta, e ciò comporta la definitiva eliminazione delle cellule germinative dei bulbi: si parla di fototermolisi selettiva.

Le normative in vigore

La normativa di riferimento per l’epilazione laser è rappresentata dal Decreto Ministeriale n. 110 del 22 maggio del 2011 emanato dal Ministero della Sanità: grazie ad esso sono stati regolamentati i macchinari concessi per uso estetico, dal momento che uno stesso strumento può venire adoperato per vari tipi di trattamenti. La luce pulsata, per esempio, può essere sfruttata non solo per la rimozione dei peli, ma anche per il trattamento dell’acne.

Non tutti possono utilizzare i macchinari per l’epilazione laser: occorre, infatti, frequentare un corso di formazione della durata di almeno sedici ore, al termine del quale viene rilasciato un attestato di partecipazione. Rivolgersi a un’estetista che non è formata in maniera adeguata vuol dire rischiare di mettere a repentaglio la salute della propria pelle. Il laser non è innocuo: è efficace se viene utilizzato nel modo giusto, ma se viene usato in maniera non consona si rivela inutile nel migliore dei casi e pericoloso nel peggiore. Se la potenza applicata è eccessiva, infatti, la pelle subisce una scottatura.

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Come trovare l’estetista migliore

Sono diversi gli aspetti che è bene prendere in considerazione quando ci si mette in cerca di un centro estetico. Il consiglio è quello di tenersi alla larga da coloro che applicano dei prezzi eccessivamente bassi. Una situazione del genere deve far sentire puzza di bruciato, perché è spesso sinonimo di scarsa qualità. Che si opti per la luce pulsata o per il laser, poco cambia: una buona apparecchiatura ha un costo che non può essere sottovalutato. Se una seduta viene fatta pagare poco, vuol dire che i macchinari che vengono adoperati non sono appropriati, o che essi non vengono sottoposti alla manutenzione di cui avrebbero bisogno.

L’epilazione può essere adatta a tutti?

L’epilazione non è consigliabile a chiunque, almeno per il momento. Con le conoscenze e con gli strumenti che abbiamo a disposizione in questo momento, la luce pulsata e il laser non sono in grado di assicurare risultati apprezzabili sui peli bianchi, su quelli biondi, su quelli rossi e su quelli castano chiari. Ovviamente la tecnologia laser sta compiendo passi da gigante in questo senso: è solo questione di anni e la platea di potenziali fruitori di questo sistema potrà essere notevolmente ampliata.

Per quel che riguarda il numero di sedute a cui è necessario sottoporsi per ottenere dei risultati apprezzabili, non è possibile fornire un dato valido per tutti, poiché ogni caso va valutato a sé: per alcune persone possono essere sufficienti poche sedute e per altre è indispensabile andare oltre la decina. In qualsiasi caso, se si è intenzionati a beneficiare di un risultato permanente, sulla zona occorre lavorare non meno di otto mesi, e a volte fino a un anno e mezzo.

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