Come scegliere il Forex Broker

La massiccia presenza dei Forex Broker richiede un’analisi ed una guida su come scegliere una piattaforma di intermediazione che ci consenta di operare con il trading online. L’offerta è ampia e la scelta può essere disorientata se non si conoscono i principi di base ed i criteri per selezionare l’intermediario fra i forex broker italiani presenti. Prima di darvi delle direttive su come scegliere il broker per il proprio trading, consigliamo di conoscere quali sono i migliori, in questa lista forex broker.

I forex broker autorizzati CONSOB sono in primis quelli da considerare strumenti di intermediazione utilizzati da chi opera nel trading online.

In base a cosa scegliere il broker con il quale operare online?
Vediamo di stilare un elenco di condizioni ideali, elementi essenziali nella scelta di un broker.

Fra i forex broker a confronto, prima di sceglierne uno è opportuno rispondere a delle domande:

  1. Il broker è regolamentato? Se sì, in quale paese?

Un broker affidabile ha una licenza rilasciata da organi quali CONSOB, Cysec ed altri che ne garantiscono l’affidabilità nel servizio svolto. E’ molto importante accertarsi che un broker sia riconosciuto per operare come tale, perché gestisce i soldi degli investitori ed essi devono poter essere affidati ad un team di professionisti serio.

  1. La piattaforma di trading del broker scelto è performante?

Una volta scelto il broker, dobbiamo anche verificare che vi siano tutte le condizioni di operatività all’interno della piattaforma che andremo ad utilizzare. Non va sottovalutata la prestazione relativa alla piattaforma, la velocità del caricamento delle pagine, l’invio degli ordini, la selezioni degli oggetti per compiere un’azione.

  1. Assistenza clienti
Vedi anche  Come scegliere la migliore piattaforma di trading online

E’ importante verificare che vi sia un’opportuna assistenza ai clienti, ovvero un call center, help desk che si occupino di rispondere alle domande degli utenti, e di risolvere le diverse complicazioni che potrebbero verificarsi. Sarebbe ideale poter contare su un supporto di assistenza in lingua italiana, trattandosi di un tema delicato se non si conosce la lingua straniera si rischia di fare errori.

  1. Il broker offre servizi a valore aggiunto?

La consultazione immediata e l’accesso a grafici in tempo reale, a notizie o ad altri dati economici è fondamentale per ogni trader. Questi “plus” dovrebbero far parte del pacchetto offerto del broker e rappresentano la conformità agli standard fondamentali nella fornitura di servizi a valore aggiunto.

  1. Tipologie di conto

Molti broker offrono diverse tipologie di di conto. Infatti questi possono essere dei mini conti o conti (micro) di dimensioni ancora più ridotte, oppure conti standard, in base ai tipi di lotti scambiati. I conti micro (lotto di 1.000 unità) ed i conti mini (lotto di 10.000 unità) permettono scambi con un capitale minimo mentre i conti standard (lotto di 100.000 unità) richiedono un capitale iniziale maggiore a seconda del broker.
La scelta di un conto o l’altro dipende dal capitale da investire.

  1. I costi

Il mercato delle valute è caratterizzato dall’assenza di costi di cambio e da nessuna commissione, che rappresenta un vantaggio effettivo quando si valutano i costi perché è opportuno sapere che questi sono anche legati ad alcuni fattori di operatività come la frequenza e i dati statistici delle prestazioni.

Sono tre le tipologie di commissione utilizzate dai broker Forex:

  1. spread fisso
  2. spread variabile
  3. commissione calcolata sulla percentuale dello spread
Vedi anche  Trading Forex: come scegliere le valute su cui investire

Lo spread, calcolato in pip, è la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita.

Lo spread fisso permette di sapere già cosa aspettarsi. Mentre lo spread variabile potrebbe avere un costo inferiore. Ma non è tanto rilevante questa distinzione tra spread variabile e fisso, quando la consapevolezza di un broker affidabile, e capace di fornire la liquidità necessaria per operare bene.

Un altro step indispensabile è quello di calcolare le commissioni applicabili sul modello di trading prescelto per conoscere quelle più favorevoli.

Alcuni broker Forex non chiedono commissioni ed i loro guadagni provengono dallo spread, e quanto più basso è il numero di pip richiesti dal broker, tanto maggiore sarà il ricavo del trader. E’ importante mettere a confronto gli spread di pip di diversi broker per conoscere i diversi costi delle transazioni.

Quando si ha a che fare con spread variabili, è possibile fare previsione rispetto ai pip applicati alle principali coppie di valute, in relazione al grado di volatilità del mercato.

Rispetto alla spread, vi sono casi in cui – a causa della mancanza di liquidità nei mercati o della particolare volatilità di questo – il broker sia obbligato ad applicare uno slittamento sul prezzo. Questo caso, in gergo tecnico detto “requote”, accade quando l’operazione viene eseguita con un prezzo diverso da quello offerto dal cliente, che paga più pip rispetto allo spread medio. La possibilità che si verifichi questa condizione deve far fare delle considerazioni: è sicuramente preferibile, infatti, accertarsi col broker delle modalità di gestione delle tempistiche delle notizie di mercato e se vi sono delle misure e garanzie volte a proteggere i propri clienti dagli slittamenti.

Vedi anche  Forex, istruzioni per l'uso

Si può decidere, invece, di effettuare le operazioni con uno spread fisso, ad un prezzo maggiore, ma con il vantaggio che gli ordini vengano eseguiti nell’immediato, al prezzo desiderato.

L’eventuale pagamento di una piccola commissione dipende dai servizi aggiuntivi offerti dal broker.