L’asbestosi

La pericolosità dell’eternit è da anni ampiamente documentata. Ad essere particolarmente nocive sono le sue fibre che iniziano ad essere rilasciate quando il materiale inizia a deteriorarsi. Un’esposizione prolungata a queste sostanze nocive e la loro inalazione possono provocare gravi patologie tra le quali anche l’asbestosi.

Cos’è l’asbestosi?

Si tratta di una malattia polmonare professionali la cui causa è l’inalazione continua e ripetuta nel tempo di absesto, ossia di fibre di amianto. È una malattia cronica che colpisce soprattutto chi durante la propria vita si è trovato a lavorare con l’eternit come i minatori ma anche chi ha usufruito di un manufatto finale. Questo materiale è stato molto utilizzato durante il secolo scorso. La sua alta resistenza lo rendevano adatto nell’edilizia, nel settore automobilistico, navale ma anche alimentare. Trovarsi a contatto con le fibre di amianto, quindi, non era molto difficile.

Le fibre di absesto sono piccolissime particelle che, una volta inalate, non riescono ad essere distrutte dall’organismo umano e iniziano a depositarsi nei polmoni. Queste particelle non degradabili con il tempo finiscono per intaccare il tessuto polmonare creando del tessuto fibrotico e cicatriziale che altera la naturale funzione respiratoria. Le difficoltà respiratorie possono trasformarsi in una vera e propria insufficienza e, nei casi più gravi, può manifestarsi un mesotelioma pleurico, una grave forma tumorale dei polmoni.

Sintomi e diagnosi dell’asbestosi.

I primi sintomi di questa malattia possono comparire anche a distanza di tanti anni dall’esposizione alle fibre. Le prime conseguenze possono insorgere dai 7 fino ai 30 anni successivi. Il sintomo più evidente è la difficoltà respiratoria, prima solamente sotto sforzo e poi anche a riposo. Alla dispnea può aggiungersi tosse, costrizione al torace, senso generale di stanchezza, infezioni ai bronchi. Una visita pneumologica, una radiografia al torace e una TAC sono gli esami più effettuati per la diagnosi della malattia. L’asbestosi non ha una cura: la terapia utilizzata ha lo scopo principale di alleviare i sintoni e le difficoltà del paziente cercando di garantire uno stile di vita il più normale possibile. Nei casi più gravi si può optare per un trapianto.

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Più che curare, è importante la prevenzione. È consigliabile eliminare qualsiasi possibilità di pericolo e annullare ogni possibilità di rilascio delle fibre di absesto dai manufatti in amianto. Affidarsi a ditte specializzate – nella zona di Latina vi consigliamo questa: smaltimentoamianto.latina.it – che si occuperanno della messa in sicurezza o della rimozione e smaltimento di questo materiale nocivo può veramente salvare la vita.