Gli italiani cercano investimenti sicuri, ma non sanno dove guardare

Complice la grave crisi economica gli italiani investono poco e lo fanno male. Se da un lato vi sono infatti alcuni segnali di ripresa, seppur timidi, solo circa la metà degli italiani guarda ai propri investimenti con ottimismo per il prossimo anno. Secondo un sondaggio condotto da Legg Mason gli italiani sono la popolazione che mostra più dubbi riguardo ai possibili investimenti, seguiti subito dopo dai francesi. Ad influenzare il comportamento degli investitori italiani vi è senza dubbio la crisi dei mercati finanziari negli ultimi anni.

L’instabilità dei mercati finanziari, infatti, è il primo fattore che influenza i comportamenti degli investitori italiani ma anche quelli dei risparmiatori, che oltre a un sentimento di sfiducia per gli istituti bancari mostra anche preoccupazione per le decisioni delle Banche centrali. Circa il 40% degli investitori italiani pensa che l’instabilità economica mondiale possa incidere sull’andamento dei mercati, mentre cala al 24% la percentuale di investitori che ritengono sia l’instabilità economica del nostro Paese ad influenzare l’andamento degli investimenti.

Investimenti sicuri: come si comportano gli italiani

Cosa fanno allora gli italiani? Ben il 56% dei piccoli risparmiatori italiani fanno investimenti di breve periodo, dovuti ad un manifestato atteggiamento di prudenza. Sono dunque la ricerca di investimenti sicuri e privi di rischi a prevalere.

In aggiunta, si evince da un rapporto della Consob (Commissione Nazionale per la Società e la Borsa), che gli italiani hanno scarsa conoscenza degli strumenti finanziari. Un italiano ogni cinque non ha minima idea di cosa siano un conto deposito, un’obbligazione, un titolo deposito o un fondo comune.

Nonostante dunque la materia finanziaria sia cosa poco nota agli italiani, resta consolidata l’abitudine “del passaparola” e sono poco gli investitori che si affidano ad esperti del settore. Solamente il 28% si rivolge ad un professionista del settore per una consulenza e il 10% affida la gestione dei propri investimenti ad un esperto.

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Se negli altri Paesi europei i segnali di ripresa influiscono positivamente sul comportamento degli investitori, in Italia quest’ultimi mostrano ancora un forte senso di sfiducia comportandosi più da risparmiatori che da investitori: il 53% pensa di creare un piccolo fondo per la pensione e il 48% dichiara di avere come obiettivo quello di lasciare un’eredità ai propri figli.

Fonte: http://finanza.prezzon1.com/