Monete da investimento, ai giorni nostri conviene ancora?

moneta d'oro sterlina

Ancora ai giorni nostri investire in monete d’oro risulta molto conveniente. La fattibilità dell’operazione è garantita sia dalle caratteristiche stesse del metallo che da quelle degli esemplari. Infatti l’oro è considerato un bene rifugio: non solo non perde valore neppure durante le peggiori crisi economiche, ma è proprio durante le crisi finanziarie e i periodi di incertezza monetaria che viene valutato di più. Tuttavia molto spesso risulta difficoltoso investire in oro fisico 24 carati a causa delle dimensioni dei lingotti e del loro costo. Inoltre questi oggetti devono essere conservati in cassette di sicurezza oppure nei caveau delle banche.

Invece le monete d’oro hanno piccole dimensioni, quindi possono essere conservate anche nella cassaforte di casa all’interno di un semplice contenitore. Ad esempio una scatolina per fiammiferi può contenere numerosi esemplari. Al tempo stesso i pezzi hanno prezzi e caratteristiche che li rendono particolarmente apprezzati dai piccoli investitori. Questi molto spesso ne possiedono solo poche unità oppure acquistano soltanto uno o due esemplari all’anno. Inoltre le monete d’oro vengono assimilate al metallo da investimento: di conseguenza tutte le transazioni commerciali di cui sono oggetto sono esenti dal pagamento dell’Iva. Per conoscere quali sono gli esemplari che rientrano in questa categoria è sufficiente consultare l’elenco che la commissione dell’Unione Europea stila ogni anno e pubblica all’interno della Gazzetta Ufficiale.

Quando si vuole investire in monete d’oro, tuttavia, bisogna mettere a punto alcuni accorgimenti per poter ottenere un maggiore guadagno. Innanzitutto ci si deve rivolgere a una società specializzata in questo tipo di investimenti oppure a un negozio compro monete. Al tempo stesso si ricorda che il valore degli esemplari è dato dal loro apprezzamento e dalla quantità di metallo pregiato contenuta. Infatti i pezzi non hanno valore numismatico dato che per legge devono essere stati coniati dopo il 1800. Inoltre il contenuto minimo di oro è il 90% sul peso totale di ogni esemplare, anche se esistono pezzi che contengono una percentuale superiore di metallo pregiato. Di conseguenza hanno un maggior valore. Esistono poi casi di monete mal conservate che hanno perso parte del loro valore a causa di graffi, incisioni e strofinamenti che hanno portato alla consumazione dell’oro. Per questo motivo è necessario controllare sempre lo stato delle monete, sia quando le si acquista che quando le si vende. Ciò non vuol dire che le monete vecchie abbiano un minor valore (in alcuni casi sono veramente inestimabili), tuttavia è fondamentale assicurarsi che il peso nominale della moneta sia rimasto invariato rispetto agli standard.

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La valutazione dello stato di conservazione delle monete d’oro può avvenire anche a vista, però per legge bisogna sempre pesare ogni singolo pezzo con una bilancia di precisione. In questo modo si determina il prezzo finale moltiplicando il peso del metallo 24 carati contenuto per la quotazione attualmente in vigore. Al tempo stesso bisogna tenere a mente che alcune monete d’oro sono maggiormente apprezzate di altre: ciò può essere legato alla più alta percentuale di metallo puro o alla notevole domanda da parte degli investitori. Ad esempio le Sterline, i Marengo italiani e le Eagle statunitensi sono pezzi molto richiesti. Per questo motivo hanno una valutazione maggiore, ma non passano mai di moda e si rivendono facilmente quando si decide di monetizzare il propri investimento.

Infine si consiglia di confrontare tra loro le varie proposte dei vari compro oro e operatori del settore. In ogni caso è fondamentale che questi esercizi commerciali garantiscano serietà e competenza. Molto spesso si chiedono ai commessi e agli esercenti suggerimenti sugli esemplari più convenienti da acquistare e su quale sia il momento migliore per vendere. Anche per questo motivo è bene controllare regolarmente l’andamento generale del mercato dell’oro. Il golden fixing viene determinato dalla Borsa di Londra due volte al giorno, quindi può variare nella stessa giornata.